
Una rassegna dedicata agli amanti del pollice verde. E’ questo Floreka, la kermesse che avrà luogo il 28 e 29 aprile a Gorle, Bergamo. Quest’anno all’interno del programma spiccheranno diversi appuntamenti al femminile.
Incontri “al femminile”
Si parte sabato alle 11 con Elena Macellari, agronoma e paesaggista, autrice del libro “Le signore della botanica: storie di grandi naturaliste italiane”. Il volume ricostruisce gli studi di note botaniche del ‘900: Eva Mameli Calvino, Eleonora Francini, Albina Masseri e Camela Cortini.
Alle 15.30, sempre per il ciclo “Passioni che divengono mestieri”, ci sarà Camilla Zanarotti. Agronoma e architetto del paesaggio, Zanarotti è un’esperta di progetti di restauro di parchi storici e autrice de “Porcinai ed il paesaggio”. Nel corso dell’incontro, l’autrice racconterà di come la sua passione per la musica si sia accostata a quella per il paesaggio.
Domenica 29 sarà la volta di Simonetta Chiarugi. Con l’appuntamento “Dalla moda ai giardini”, quest’ultima racconterà la sua esperienza dal mondo della moda alla passione per orto e giardino, che è diventata un mestiere.
Sempre domenica, nel pomeriggio, avrà luogo l’incontro con Cristina Mostosi, che racconterà del suo “Giardino delle Iris” a Trebecco (Piacenza).
Curiosità su Floreka 2018
Il programma, come ogni anno, sarà arricchito da un appuntamento dedicato ad arte e natura: la mostra fotografica “Lumen Print”, di Danilo Pedruzzi. Ci saranno inoltre momenti di puro relax, come i mini trattamenti zen e shiatsu con la scuola Zen Shiatsu, accompagnati da piacevoli Flash mob musicali nel parco.
Ed ancora, libri e caffè con Spazio Terzo Mondo, il Bistrot a cura di M1.lle Storie & Sapori e i corner food a cura di Pasticcioni e Birrificio Artigianale Elav.
Diffondere la conoscenza della natura, dell’ambiente, del paesaggio e del florovivaismo per le Petale (le amiche fondatrici dell’associazione Petali e Parole) è diventata una vera missione. «Quest’anno ci siamo volute fare un regalo: dedicare l’undicesima edizione di Floreka alle donne», hanno raccontato. Poi, continuando: «Saranno proprio quelle donne, a cui le piante, i fiori, i giardini, l’ecologia, la sostenibilità hanno cambiato la vita, infatti, a declinare quest’universo. Il risultato sarà un fiorire di contaminazioni creative, di sensazioni e sensibilità diverse ma tutte rivolte alla condivisione dei temi che sentiamo nostri».
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